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del 28 novembre 2014
Cosa
ha a che vedere la politica con la
fisica, con la filosofia, con losservazione dei fenomeni naturali.
Sembrerebbe nulla; abituati come siamo a
volere inquadrare, definire ogni cosa, allocandola al suo giusto posto; bene
distinta dalle altre.
Cosi non é.
Allora cosa è la politica e cosa ha da spartire con le altre discipline.
La sua definizione è molto semplice, qui non
ci aiutiamo coi dizionari, o con le frasi fatte. La politica è capacita di comprendere ciò
che luomo comune, preso dai suoi problemi contingenti non puo percepire, la
politica è la visione avanzata delle esigenze delluomo, in una prospettiva
futura, che riesca a considerare ciò che potra avvenire fra decenni, e dare
attuazione anticipata, alle scelte operative che possano raccordarsi con
lavvenire. Il politico, può e deve
avere si una visione diversa da quella delluomo comune, visione che può
risultare difficile da fare accettare, proprio per questa sua portata più
ampia, che lo spinge a guardare più lontano, nella previsione degli eventi,
degli accadimenti.
Ma questa visione non può essere
incomprensibile, perché falsa, e pilotata furbescamente. Quali sono allora le caratteristiche
indispensabili e necessarie al buon politico, ma non già sufficienti? Il vivere
in comunità, alla base della esigenza politica, fa sì che tanti, diversi uomini
e donne, con esigenze similari, o differenti, debbano coesistere, e per
perseguire gli scopi interessantili debbano necessariamente darsi delle regole.
E questo che sta alla base del sistema degli
Stati. La convivenza cosiddetta civile.
E questo il principio fondamentale sul quale
si basa, e si basano, la maggioranza degli uomini e delle donne. Questi due passaggi appena svolti sono
senzaltro indiscutibili. Convivenza su
un determinato territorio di una collettività di persone; necessità di stabilire delle regole, per
evitare che detta convivenza sfoci in conflitti. In questa sede, volendo bandire le
definizioni strettamente costituzionaliste, o basate sulla storia del diritto,
si usa volutamente un metodo informale, pure di addivenire al perseguimento di
alcuni, pochi principi validi per tutti. Ciò premesso, rimane obbligatorio il
rispetto delle regole che ci si determini ad imporre. E questo è ovviamente il
desiderato della collettività, almeno della maggioranza di essa, diversamente
non sarebbe nata la forma dello Stato. Conseguenza obbligatoria, di quanto
esposto, diviene la onestà di tutti i consociati, solamente lonesto rispetta
le regole. Questultimo passaggio ci
affranca dalla religione e dalla morale, che pure bene potendo rimanere, quali
fonti ispiratrici, solamente sotto laspetto indi informatore della politica,
non intaccano minimamente la sfera razionale della onestà intesa come rispetto
delle regole. Conseguenza immediata di
queste considerazioni, è che in qualsiasi Stato non si deve consentire mai
laccesso al potere ai disonesti, e qualora per disgrazia, raggiri, od altra
malaugurata traversia, si sia caduti in tale inganno; occorre, che, tutte le
persone sane, quella maggioranza accertata come senzaltro esistente, debba con
decisione fare quadrato attorno ai soggetti onesti, anche a prescindere da
qualsiasi altra valutazione contingente.
Solo successivamente potranno essere fatte valutazioni per una scelta di
indirizzo.
La individuazione dei disonesti è facile dove
il capo è disonesto. In tale
fattispecie, vanno tacciati come disonesti, tutti coloro che supportano un capo
disonesto, senza possibilità di indulgenze, anche a volere cercare una
improbabile scusante, o inesistente buonafede.
Comunque a volere ad ogni costo cercare una esimente nei confronti degli
accoliti del disonesto, con cui si tenti di affrancare qualcuno dalla disonestà,
non sarà consentito nel minimo esimere questo qualcuno dalla stupidaggine o
dalla sciocchezza, cosa che lo renderebbe ancora più pericoloso. In tal caso infatti, lo stesso non essendo
riuscito a comprendere la disonestà del suo capo, è propenso a comportamenti da
sciocco, ad ancor più alto rischio, in quanto incapace di distinguere le
conseguenze ancora più catastrofiche che possono derivare dalle azioni
insensate. Dunque è necessaria la
cacciata in malo modo del capo disonesto con tutti i suoi seguaci, certi di non
compiere sbaglio con alcuno di essi.
Cio fatto, potranno tranquillamente continuare a sorreggere i
disonesti, quella parte, sicuramente la minoranza di non amanti del rispetto
delle regole, e quindi quei soggetti anchessi riconducibili alla detta
categoria.
Attenzione a non unificare nel concetto di
disonestà, altri concetti quali la morale, letica, i doveri religiosi, che
vanno tenuti bene e saldamente distinti; lonestà, va ricondotta al dovere di
rispetto alle regole accettate; e nel riferimento alla società cosiddetta
civile e statuale, lalternativa è consentita:
uscirne.
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Buon
compleanno A.; ti auguro
di cuore possa tu: ”Vivere in
serenita’” ancora più anni di quanti ne compi oggi.
Pagina
sperimentale
III di tre parti
Data ultimo quarto del novecento
Io e Pancrazio
………………………..Giulio
mi batteva, perché a me piacciono tanto, ma lui aveva anche la passione e la
capacità per il restauro. Così passando
per la statale raccogliemmo le autostoppiste, vede Alessia Maria, eravamo più
noi ad essere abbordati, di quanto non ci sognassimo di abbordare.
Ma
Alessia Maria al……………………………….. E’
comico ma vero.
Anche
con gli altri amici quando andavano a prostitute, trovavo sempre qualche scusa
e mi defilavo.
La
seconda cosa semplice che mi ha detto padre Albanese è la seguente: nelle liti,
o separazioni, o nei contrasti in genere
fra coniugi, la colpa è al 50% di ciascuno.
Con
ciò Alessia Maria, il nostro eventuale rapporto sarà indistruttibile, perché
Alessia Maria io ho imparato ad amare, conosco il sentimento non come qualcosa
di indefinito ma lo conosco profondamente, e so di amarLa immensamente,
incommensurabilmente, o meglio in misura meglio e bene definita, ed il mio
amore è tale che da Lei sono pronto ad accettare tutto, anche se mi dovesse in
futuro tradire la perdonerei, e fino a ieri per me era inconciliabile un tale
pensiero.
Mi
comprenda Alessia Maria, adesso sol a
pensarLa col Suo fidanzato mi sento morire.
Ma mi conforta il Suo candore e la Sua semplicità.
In futuro non so quali sofferenze andrei a patire se solo qualcuno La
dovesse sfiorare, o anche solo poggiasse
lo sguardo su di Lei con insistenza.
Le lascio immaginare quindi cosa proverei se quindi Lei dovesse tradirmi.
Ma
l’amore é tanto, e quindi non c’entra né l’abitudine, né l’amore per il quieto
vivere che fa andare avanti tanti rapporti di coppia, naufragati, ma in cui
nessuno se la sente di andare a creare una nuova casa, nuovo tutto, e
sconvolgere la spenta vita coniugale che si subisce passivamente.
Ma
Lei con la Sua
giovane età è certa di potere accettare tutto dal Suo attuale ragazzo, ed è e
sarà disposta a perdonargli qualsiasi cosa Egli possa fare? In caso contrario si avvierà per la regola
del 50% di padre Albanese. E la via
d’uscita se non si vorrà la separazione è solo quella del triste ripetitivo
svolgersi degli eventi privi della benché minima felicità.
Aurelio
Incontro
con le mie tre lettrici più forse una.
Dialogo
paradossale
Catania
centro in orario di punta. Un nugolo di
auto di grossissima cilindrata, provenienti dalla ZTL, si fermano alla meno
peggio, in doppia, tripla fila, o in centro di strada, nell’incrocio più “in”
della città, ed uno stuolo di donne infiorate e uomini in tenuta da serata di
gala (nonostante sia mezzogiorno), invadono una centrale pasticceria
plurisecolare. Ad uno dei conducenti
rimasto al volante a motore rigidamente acceso, come peraltro sono a motore
acceso tutte le altre auto del corteo, ci avviciniamo e chiediamo, attraverso i
vetri serratissimi:
Uno
di noi: scusi, sa che così non può sostare, e per di più è vietato tenere il
motore acceso a veicolo fermo?
Non
ci degna di uno sguardo. Insistiamo;
a tale punto scende dall’auto.
autista: allontanatevi subito o faccio intervenire gli
uomini della volante.
Uno
di noi: scusi, ma vogliamo solo farle notare che è in sosta al centro della
carreggiata per futili motivi, e le leggi italiane per di più proibiscono che
si tenga il motore acceso in sosta.
Autista:
allontanatevi subito o vi faccio mettere in stato di fermo per intralcio a
servizi di Stato. Uno di noi: le
facciamo notare che i suoi passeggeri sono al bar a sorbire l’aperitivo. E per
tali occasioni debbono cercarsi parcheggio come tutti gli altri comuni mortali,
e per di più non possono utilizzare vetture dello Stato. Autista: risale in auto e si chiude dentro a
motore sempre acceso.
Trascorre
un quarto d’ora abbondante.
Escono
dal bar i privilegiati.
Il
passeggero di una delle tante auto del corteo, viene avvicinato da noi.
Uno
di noi: non pensa che potrebbe spostarsi con un Micra o una Iaris da 8.000,00
euro, anziché con un’auto da 80.000,00 euro, e destinare i 72.000,00 euro in
eccesso ad un reddito minimo di 6.000,00 euro per un anno e per 12
cittadini?
Il
passeggero: mi conoscete bene, venite a trovarmi nei miei uffici.
Uno
di noi: una domanda al volo, non pensa che potrebbe guidarsi lei stesso la
vettura come fanno anche gli stessi monarchi di Stati nordici, e col risparmio
di almeno altri 500.000,00 euro annui per autisti e scorta, trovare le risorse
per un reddito minimo di 6.000,00 euro annui per altre 83 persone?
Il
passeggero sale in auto, salutandoci con rigoli di parole inutili.
L’allegra
compagnia si allontana per fare vela verso il più caro dei ristoranti d’albergo
della provincia, per degustare un banchetto, che da solo equivale ad un reddito
minimo per sei mesi.
Giacomo, con un nucleo forte di giovani di un
istituto superiore d’istruzione.
Nei prossimi numeri:
Cronaca: tassa guidatore auto
Quali
i metodi per cambiare la Società in cui viviamo ed a quali idee ispirarsi. Come estirpare il cancro che distrugge la
vita annientando le speranze nei giovani.
Come
attuare il consenso, e raccogliere
proseliti.
Il
tentativo primo che attueremo sarà offrire la possibilità di mutare registro a
tutti. Anche ai peggiori ceffi
immaginabili. Dando una moratoria. Indi partiranno le liste categoriali con
la regola del punteggio. Causa e spiegazione
e contestazione di fatti concreti.
Partecipazione
globale di tutti coloro che vorranno.
Recupero
dei sentimenti popolari sani. Scala dei
valori.
Scena: teatro viene condotto un deputato al quale
vengono poste liberamente delle domande. Egli deve rispondere. Farfuglia, non sa che pesci prendere……………………
pubblicazione
aperiodica priva di testata, della
associazione
politica:”VIVERE IN SERENITA’;
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sede:via S. Maddalena
14; 95124 Catania.